La pronuncia dei termini sino-giapponesi riportati rispetta le seguenti regole generali:
le vocali si pronunciano come in italiano;
la 'u' si tende a non farla sentire; per esempio: "zuki" (pugno) si pronuncia "zchi";
la 'y' si pronuncia esattamente come la 'i'; per esempio: "yoi" (pronti) si pronuncia "ioi";
la 'g' è sempre dura, come in "gatto"; per esempio: "gyaku" (contrario) si pronuncia "ghiacu";
la 'j' è sempre dolce, come in "gioco"; per esempio: "jodan" (livello alto) si pronuncia "giodan";
la 'k' è sempre dura, come in "casa"; per esempio: "kizami" (improvviso) si pronuncia "chizami";
il 'ch' è sempre dolce, come in "ciao"; per esempio: "choku" (diritto) si pronuncia "ciocu";
lo 'sh' è sempre dolce, come in "sciocco"; per esempio: "shi" (4) si pronuncia "sci";
il 'ts' si pronuncia come una 'z' "; per esempio: "tsuru" (gru) si pronuncia "zuru";
la 'h' è sempre aspirata, come in "hotel";
la 'r' è piuttosto liquida, un suono a metà tra la 'r' e la 'l';
Nei composti alcuni suoni in inizio di parola si trasformano come segue:
la 'h' diventa 'b'; esempio: da "harai" (spazzata) deriva "gedan-barai" (spazzata bassa);
la 't' diventa 'd'; esempio: da "tachi" (posizione) deriva "hangetsu-dachi" (posizione a mezzaluna);
la 'k' diventa 'g'; esempio: da "keri" (calcio) deriva "mae-geri" (calcio frontale).
Inoltre bisogna ricordare che in giapponese tutte le sillabe sono accentate, il che in pratica corrisponde a non accentarne nessuna. Per esempio "karate" non si pronuncia né "karaté" né "karàte", ma bensì "kà-rà-té".
termine come si legge significato
age aghe dal basso verso l'alto
aka acà rosso, colore di uno dei contendenti nel combattimento arbitrato
ashi asci piede
atama atama testa
barai barai spazzata
bunkai buncai studio ed applicazione pratica delle tecniche contenute nei kata
chudan ciudan medio
dachi daci postura (delle gambe)
dan dan livello, il numero di dan indica la graduazione delle cinture nere
deai deai eseguito con ritorno sul posto
do do via, studio
dojo dogio palestra
embusen embusen schema o tracciato prestabiliti dei kata
empi empi due significati: 1 - gomito; 2 - nome di kata: "rondine che vola"
Funakoshi, Gichin Funacosci, Ghicin Maestro di karate fondatore dello stile Shotokan
gedan ghedan basso
geri gherì calcio
gi ghi abito (da allenamento)
giaku ghiacu opposto
hanmi hanmi posizione del bacino a 45°
hara hara stomaco
hidari hidari sinistra
hikite hichitè pugno al fianco
hiza hiza ginocchio
jodan giodan alto
kamae camae posizione di guardia
kakato cacato tallone
karate caratè mano nuda (disarmata)
karategi caratèghi abito da allenamento per il karate
kata catà forma, modello
keage cheaghè frustato
keikogi cheicoghi abito da allenamento
kekomi checomi spinto
ken chen pugno
ki chi energia interiore
kiai chiai fusione dell'energia interiore e del corpo. Urlo che si lancia nel momento culminante dell'azione
kiba chiba cavaliere
kime chimè estrema vigoria fisica nel portare i colpi
koshi coshi giunzione dell'avampiede, oppure anche
kubi cubi collo (dorso) del piede
kumite cumitè combattimento
kyu chiù Classe. Graduazione negli atleti al di sotto dellacintura nera
maai maai distanza
mae mae frontale
mawashi mauashi circolare
migi mighi destra
morote morote doppio
naha-te naha tè stile di karate originario della città di Naha (Okinawa)
neko neco gatto
oi oi eseguito avanzando
oikomi oicomi eseguito avanzando
otoshi otosci dall'alto verso il basso
ryu riù scuola, tradizione
sensei sensei Maestro
shiro scirò bianco, colore di uno dei contendenti nel combattimento arbitrato
shito-ryu scito riù stile di karate fondato da Mabuni
shizentai scizentai posizione naturale del corpo
shorin-ryu sciorìn riù scuola che unisce shuri-te e tomari-te
shuri-te sciuri tè stile di karate originario della città di Shuri (Okinawa)
shotokan sciotokàn stile di karate fondato da Funakoshi. Shotokan era il nome del dojo dove il maestro insegnava. Letteralmente significa "casa dei pini", dallo pseudonimo usato dal mastro per firmare gli ideogrammi che dipingeva. In realtà La notazione "Shotokan" per indicare lo stile è successiva alla morte di Funakoshi.
sokumen socumen l ato, fianco
soto soto esterno
tate tate verticale
te te mano
todome todome colpo risolutore
tomari-te tomari tè stile di karate originario della città di Tomari (Okinawa)
tzuki tzuchì colpo (di pugno)
uchi ucì due significati: 1 - interno; 2 - percossa
ude ude avambraccio
uke uchè parate
ura ura rovescio
ushiro usciro posteriore
wado-ryu uado riù stile di karate giapponese di derivazione shorin ryu
yoi yoi Essere pronti. Postura naturale stereotipata di partenza dell'atleta prima di una prova
yoko ioco laterale
zanshin zanscìn attenzione assoluta sul nostro corpo e sull'avversario